Dall’impegno per la Giovane Italia al ruolo di presidente del Consiglio Regionale della Calabria, chi è Domenico Tallini.
CATANZARO – Domenico Tallini arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. Il presidente del Consiglio Regionale della Calabria si trova ai domiciliari. Il politico era stato eletto il 26 gennaio 2020 con 8.009 preferenze. Il suo nome faceva parte della lista Forza Italia Berlusconi per Santelli.
Chi è Domenico Tallini, la biografia del politico italiano
Nato a Catanzaro il 29 gennaio 1952, Domenico Tallini per anni è stato dipendente dell’Enel. Il suo ingresso in politica è avvenuto con la Giovane Italia. Per lui un lungo impegno nel Consiglio Comunale della sua città natale. Nel 1993 ha ricoperto anche l’incarico di assessore comunale allo Sport e agli Affari Generali.
Nel 1999 l’approdo in Provincia con il ruolo di assessore per la Pubblica Istruzione e per la Programmazione territoriale. L’anno dopo si è candidato alle Regionali sempre con Forza Italia. Il suo approdo nella sede della Regione è avvenuto nel 2020 quando, sempre con il partito di Silvio Berlusconi, è riuscito ad ottenere oltre 8mila preferenze. A lui è stato affidato l’incarico di presidente del Consiglio Regionale.
Un nome che sin dall’inizio aveva procurato diverse polemiche. Il presidente della Commissione Antimafia lo aveva dichiarato incandidabile.
Domenico Tallini arrestato
L’arresto del forzista è avvenuto il 19 novembre 2020 nell’ambito di una operazione contro la ‘Ndrangheta. L’uomo si trova ai domiciliari e deve rispondere delle accuse di di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. Nel corso del blitz Farmabusines sono stati fermati 19 persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare.
Secondo gli inquirenti Tallini avrebbe avuto rapporti con la cosca Grande Aracri, che fa parte del mondo criminale della ‘Ndrangheta. Nello specifico gli inquirenti ipotizzano che il politico e la cosca abbiano collaborato o almeno avuto rapporti in occasione della costituzione di una società per la distribuzione all’ingrosso di medicinali. La distribuzione avveniva attraverso una ventina di punti vendita tra Calabria, Puglia ed Emilia Romagna.
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